FORNACI MORDACI
è lieta di presentare
SIAMO FRITTI
ovvero
"Friggerò tutto quello che si muove" (Dennis Hopper, Velluto
blu)
ovvero
"Per questo questo e quest’altro motivo" (Corrado
Guzzanti)
a cura del
collettivo Livore
collettivo Livore
In un
mondo che ci condanna al precariato, alla flessibilità, allo scorbuto e
al torcicollo, noi, i giovani del duemila, quelli che non
saranno mai classe dirigente, incalzati alle spalle dalle nuove
generazioni happyhouriste-bocconiane, oppressi dai matusa incollati ai
posti di comando, assillati da madri con sogni di grandezza, vittime di
irrisolti conflitti con padri-padrini post-sessantottini,
ossessionati-dai-trattini, bombardati da viral marketing, spamming,
mail bombing, asian teen bondage, digital rights management, social
bookmarking, blogosphere, newswire, mediascape, cresciuti a pane e
Sayan, vittime del ModenaCityRamblerismo, della Ska-P-o-logia,
dell’hardcore neomelodico napoletano, dell’unplugged dei Nirvana,
assuefatti al kebab e al panino onto di ritorno dalla trattoria Slow
Food, sbandieratori di costosissime Moleskine per obliare un passato di
Smemorande non a norma, nostalgici del pogo e forzati della cartina
lunga, costretti a scegliere tra beata ignoranza e laureata ignoranza,
ingabbiati nel vincolo dei 160 caratteri, consumatori compulsivi di
video-carini-su-internet, utenti incosapevoli di servizi non richiesti,
conoscenti di Maria de Filippi, noi, dicevamo, i giovani
del duemila, decidiamo di ergerci sui bastioni e respingere
l’invasore con l’olio bollente. Di qui l’idea di una cena sociale, auto-prodotta, antagonista,
informale, determinata colorata e trasversale, con una strizzata
d’occhio ai
biocombustibili, e rigorosamente fritta
mondo che ci condanna al precariato, alla flessibilità, allo scorbuto e
al torcicollo, noi, i giovani del duemila, quelli che non
saranno mai classe dirigente, incalzati alle spalle dalle nuove
generazioni happyhouriste-bocconiane, oppressi dai matusa incollati ai
posti di comando, assillati da madri con sogni di grandezza, vittime di
irrisolti conflitti con padri-padrini post-sessantottini,
ossessionati-dai-trattini, bombardati da viral marketing, spamming,
mail bombing, asian teen bondage, digital rights management, social
bookmarking, blogosphere, newswire, mediascape, cresciuti a pane e
Sayan, vittime del ModenaCityRamblerismo, della Ska-P-o-logia,
dell’hardcore neomelodico napoletano, dell’unplugged dei Nirvana,
assuefatti al kebab e al panino onto di ritorno dalla trattoria Slow
Food, sbandieratori di costosissime Moleskine per obliare un passato di
Smemorande non a norma, nostalgici del pogo e forzati della cartina
lunga, costretti a scegliere tra beata ignoranza e laureata ignoranza,
ingabbiati nel vincolo dei 160 caratteri, consumatori compulsivi di
video-carini-su-internet, utenti incosapevoli di servizi non richiesti,
conoscenti di Maria de Filippi, noi, dicevamo, i giovani
del duemila, decidiamo di ergerci sui bastioni e respingere
l’invasore con l’olio bollente. Di qui l’idea di una cena sociale, auto-prodotta, antagonista,
informale, determinata colorata e trasversale, con una strizzata
d’occhio ai
biocombustibili, e rigorosamente fritta
SABATO 13 OTTOBRE 2007
presso il Laboratorio Ca’
Fornaci di Costabissara
Menu
(provvisorio, precario, imprevedibile, pink):
(provvisorio, precario, imprevedibile, pink):
- Pittule – un
Salento diverso è possibile (non di sola pizzica vive il leccese) - Polpette di
Melanzane Riddim – a cura del SamWell Trojan Soundsystem - Falafel – i ceci
non servono solo per inginocchiarsi
- Special contest:
Supplì vs Arancino – il riso abbonda nella bocca degli storti - Salvia –
allucinogena, multietnica, ribelle
- Le frittole della
Gigia – per chi alle giostre ha consumato anni di paghetta
Il laboratorio è aperto a
contributi e suggerimenti. Porta quello che vuoi, te lo friggeremo!
A seguire l’incontro
Teoria
e tecnica del Caffè Borghetti
con Francesco Marangoni e Samuela Troiani
e tecnica del Caffè Borghetti
con Francesco Marangoni e Samuela Troiani
"Liver
is the limit" – anonimo
is the limit" – anonimo
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